Svātantrya è una delle qualità di Dio, si riferisce alla libera volontà che è all’origine della creazione. L’universo è il risultato di uno spontaneissimo gioco di vino (lilā) senza causa né fine alcuno.
Letteralmente il mantra è uno strumento della mente.
L’etimologia rimanda alla radice “man” (pensare, pensiero), al suffisso “krt” (che agisce, che compie) e all’aggettivo “tra” (che protegge).
Letteralmente significa “legame, sequenza, catena” e si riferisce a un modo tutto indiano di organizzare il sapere.
Consiste nell’esecuzione di una determinata posizione del corpo ed è lo strumento che gli yogi utilizzano più frequentemente nelle pratiche di arte yoga.
Candra è una parola sanscrita che significa sia “scintillante” sia “Luna”. È anche il nome del dio hindu della Luna, il Signore della notte e della vegetazione.
La luce della Coscienza, intesa come realtà ultima di tutte le cose, è chiamata a casa.la sorgente di ogni fenomeno, quindi anche l’essenza della nostra identità, è la pura luminosità.
Abbiamo cercato nella chiarezza della pratica, nella quiete del respiro, di formulare un saṅkalpa. Cosa c’è all’origine di ogni azione, di ogni nuovo inizio? Un’intenzione.
Sat è un termine sanscrito comunemente diffuso nelle letterature indiano antica come prefisso che introduce i significati di Buono, vero, virtuoso, giusto, reale, esistente, essenziale, immutabile.
Nella tradizione indù, mokṣa è un concetto di centrale importanza che si riferisce alla liberazione.
Svātantrya è una delle qualità di Dio, si riferisce alla libera volontà che è all’origine della creazione. L’universo è il risultato di uno spontaneissimo gioco di vino (lilā) senza causa né fine alcuno.
Il nāda è un suono in generale, dal pianto di un bambino ad un ruggito. Ma nel suo significato c’è una delle forme di prāṇa, una sottile condensazione fonica della parola suprema.