La parola sanscrita “vipassana” può essere tradotta con “visione chiara e profonda” ed è proprio questo a cui la pratica della meditazione ci vuole accompagnare. Si tratta di una pratica dalle origini molto antiche, fondando le sue radici nel Buddhismo antico può essere fatta risalire fino a 2500 anni fa.
La pratica del Vipassana è considerata la meditazione di tipo analitico per eccellenza, ma contiene anche una buona parte di tecniche concentrative di supporto, che ci aiutano innanzitutto a riportare la mente al suo stato naturale, uno stato di calma e presenza.
Nella pratica di oggi incominceremo proprio da qui, useremo corpo e respiro come oggetti di concentrazione per predisporci alla pratica della meditazione e ci occuperemo innanzitutto di abitare una buona postura corporea: muoveremo l’attenzione alle varie parti del corpo e al rilascio delle tensioni.