“Breathing in, I calm body and mind. Breathing out, I smile. Dwelling in the present moment I know this is the only moment.”
Thich Nhat Hanh
L’aria è il soffio vitale che ci permette di esistere, è l’elemento a noi invisibile che sta tra tutte le cose e allo stesso tempo ci permea. I nostri sensi non ne percepiscono il colore né la consistenza, non pensiamo mai ad essa e la diamo per scontata, ma lei è indispensabile.
Proprio come il respiro: accade. Respiriamo involontariamente e non siamo consapevoli della qualità del nostro respiro. Se iniziassimo invece a esserlo? Se osserviamo il nostro respiro, scopriamo molto di noi e dell’ambiente a noi circostante.
La prima volta che ho trascorso un lungo periodo in silenzio nella pura osservazione di me stessa, è stata in occasione del ritiro di dieci giorni dedicato alla meditazione vipassana secondo gli insegnamenti di Satya Narayana Goenka: tutto è incominciato con il respiro.
Per la prima settimana è stato tutto ciò che ho fatto: osservavo unicamente l’aria che entrava e usciva attraverso narici. Così facendo, ho cominciato a notare dove va l’aria che entra nel corpo e a scoprire ogni piccolo, lungo, stretto canale che essa attraversa. Le diverse sensazioni che l’aria regala alle diverse parti del corpo. Sensazioni che non avevo mai sentito, per esempio, in alcune parti del cranio o dell’addome. A seconda del luogo in cui mi trovavo, potevo notare le diverse qualità dell’aria e come queste influenzavano il mio sistema corpo-mente.
Incredibile! Così tanti anni di continuo respirare e scoprivo tutto ciò solo ora?
L’aria, pura o inquinata, c’è, anche se non la vediamo, entra nel nostro corpo e ci penetra nelle parti più profonde producendo effetti negativi o positivi. Sviluppare questa consapevolezza ci porta immediatamente a riconsiderare una passeggiata tra le vie del centro città e ci permette di divenire capaci di osservarne gli effetti più sottili sul nostro organismo…con il tempo, è molto probabile che il nostro corpo ci suggerirà di passeggiare in luoghi con aria pulita!
Ancora una volta la natura ci mostra quanto tutto sia collegato.
Lo vediamo chiaramente nello scambio essenziale per la nostra sopravvivenza di anidride carbonica e ossigeno che c’è tra noi e gli alberi. Ma anche grazie alla presenza nelle goccioline di acqua di mare che respiriamo quando siamo in spiaggia. Esse rappresentano un vero e proprio aerosol naturale a base di cloruro di sodio, iodio, fosforo, magnesio, zolfo e tante altre particelle minerali che evaporano.
Una ricerca piuttosto recente svolta dall’Università di Gand (Belgio) e dall’Istituto fiammingo per il mare (VLIZ) ha rilevato che lo spray marino – ossia l’acqua di mare vaporizzata nell’aria dalle onde – interagisce con i geni umani coinvolti nella formazione di tumore ai polmoni e del colesterolo, inibendoli. Le proprietà di cui dispone l’aria che respiriamo sono evidentemente incommensurabili.
E’ chiara dunque l’importanza che questo elemento ha per noi umani, per gli animali e quanto vivere in un pianeta dall’aria pura, abbia un immenso valore.
Se pensiamo all’inquinamento, è probabile che il nostro primo pensiero vada ai mezzi di trasporto (auto, camion, aerei). Certamente questi sono causa di un deciso inquinamento dell’aria che respiriamo, ma negli ultimi dieci anni, gli studi dimostrano che un’enorme responsabilità va agli allevamenti intensivi e, a monte, dello stile alimentare della maggior parte della popolazione del mondo. Nel report “Foraggiare la crisi. In che modo la zootecnia europea alimenta l’emergenza climatica”, pubblicato nel settembre 2020, Greenpeace stabilisce che gli allevamenti intensivi europei inquinano molto di più di tutti i veicoli in circolazione nell’Unione Europea. L’analisi della ONG prende in considerazione il periodo che va dal 2007 al 2018 e segnala un aumento pari
al 6% delle emissioni annuali negli allevamenti. Questo incremento equivale a 39 milioni di tonnellate di CO2, e corrisponderebbe a 8,4 milioni di auto in più di quelle che già circolano sulle strade europee (ci racconta Maria Mancuso di “Essere animali”).
Usare meno l’auto, comprare meno online o nei super mercati e portare più attenzione e consapevolezza sul modo in cui ci alimentiamo, sono tutte soluzioni a questo grande problema. Sono tutte soluzioni che ci toccano in prima persona e che richiedono un profondo
cambiamento nel nostro stile di vita.
Come tutti i cambiamenti, necessitano di una grande forza di volontà, di dedizione e di connessione con il sé e con il mondo, tutte abilità che pratichiamo sul tappetino!
Nella pratica di asana e in meditazione possiamo trovare le risorse per sostenere questa attitudine e per agire con forza gentile, determinati a forgiare i cambiamenti necessari per disegnare il mondo migliore in cui vorremmo vivere e ospitare i nostri figli e nipoti.
Per saperne di più:
https://wisesociety.it/ambiente-e-scienza/perche-allevamenti-intensivi-inquinano/
A voi l’ispirazione musicale del mese, una playlist per accompagnarvi nelle giornate con un nuovo sguardo:
nuvola teacher