“Dai fuoco alla tua vita. Cerca coloro che alimentano le tue fiamme.”
Rumi
Vibrante in ogni cellula del nostro corpo, il fuoco è testimone di ogni nostro pensiero, parola e azione.
Lo troviamo in natura, dove nasce all’improvviso e, irruento, spaventa alberi, fiori e animali che scappano da esso. Senza sosta né pietà esso li rincorre e li abbraccia nel suo bruciare.
Negli amanti dove si accende portando un ardore travolgente che, se vissuto con equilibrio, dà alla coppia luce negli occhi e nel cuore alimentando unione e forza nei loro passi.
Ne conoscono l’intensità le madri durante il parto, quando danno alla luce (la luce=il fuoco) i loro piccoli.
Lo troviamo nelle cerimonie, nelle chiese, in preghiera, dove mantiene acceso il nostro amore divino, la nostra devozione.
Il fuoco è al centro della pratica yoga.
In senso spirituale, il fuoco si riferisce al nucleo della coscienza, l’infinita energia divina, che ha la capacità di essere e di diventare qualunque cosa desideri. Il fuoco è shakti, l’energia creatrice del divino. A livello di coscienza individuale, il fuoco si esprime come la forza della volontà e della determinazione.
Tutte le forme di cambiamento – fisico, mentale e spirituale – dipendono dal fuoco. È il fuoco che consente a uno yogi di coltivare e mantenere un corpo radioso e una mente brillante. Yoga sadhana è il processo per assistere al fuoco dentro di noi e coltivare una comprensione sempre più profonda della nostra natura divina.
Calore, energia, passione, rabbia sono alcune delle parole che evoca la parola fuoco. E sono queste alcune delle caratteristiche di questo elemento.
Si dice che il fuoco sia stato il primo elemento creato sulla Terra e che gli esseri umani ne abbiano tratto beneficio dal momento in cui lo scoprirono.
In sanscrito, l’elemento fuoco è chiamato tejas ed è terzo nell’ordine del pancha tattva o dei cinque elementi del corpo. Il fuoco si è evoluto dall’etere e dall’aria, dove l’etere dà lo spazio per esistere e l’aria dà lo slancio, la capacità di bruciare.
All’interno del corpo, lo troviamo sotto forma di calore che ci dà energia.
Nell’Ayurveda il fuoco è chiamato Agni, il dio del fuoco e il destinatario dei sacrifici. Si ritiene che qualsiasi sacrificio fatto a lui venga trasmesso alle altre divinità. Il fuoco è anche indicato come il Sole (o Surya) e Marte (o Mangala), alimenta la capacità di digerire tutto ciò che si incontra, dal cibo, ai pensieri, alle emozioni. Tutto deve essere digerito e trasformato affinché possa nutrire.
Agni è il simbolo della trasformazione: trasformazione del cibo in una fonte di energia, delle idee in azione e delle offerte rituali trasformate dal fuoco sacrificale in fumo.
Un agni equilibrato e sano è la chiave per guadagnare energia e fornire nutrimento a tutte le parti del corpo. Quando non si riesce a trasformare qualcosa, vi è un’indigestione fisica o mentale (preoccupazione, ansia).
L’elemento fuoco si esprime come caldo, acuto, luminoso, ascendente e diffuso. Quando esso è sano ed equilibrato nel nostro essere, si è affettuosi, compassionevoli, naturalmente gioiosi, generosi ed entusiasti. Si ha un appetito equilibrato, una buona digestione ed eliminazione, la pelle sana e occhi luminosi e chiari. L’elemento fuoco porta intelligenza, acutezza e comprensione profonda delle cose. Tuttavia, può accumularsi troppo sotto pressione per ottenere risultati. La qualità calda e acuta del fuoco può esprimersi come rabbia, irritabilità e giudizio. Quando il fuoco brucia in eccesso, la nostra intensità può essere schiacciante per gli altri e può portarci a sentirci irritati ed infastiditi tutto il tempo. Al contrario, quando il fuoco si esaurisce, ci sentiamo freddi, piatti, depressi e demotivati. La mente non può digerire nuove informazioni e la mancanza di spinta ed entusiasmo porta alla pigrizia e ad allontanarsi dagli altri.
Se secondo l’Ayurveda lo stomaco è l’organo sede del fuoco, secondo la medicina tradizionale cinese, invece, il luogo dell’elemento fuoco nel corpo è il cuore. È il cuore che pompa il sangue a tutte le parti del corpo e al cervello. Il fuoco è responsabile del riscaldamento del corpo e della mente e simboleggia anche veglia, saggezza, compassione e gioia. Infatti l’amore che simbolicamente ha sede nel cuore, si accende, e la passione infiamma.
Poiché è caldo e potente, è anche legato all’energia maschile e quindi dell’azione. Attingendo al suo potere, possiamo realizzare una trasformazione dentro e fuori di noi al fine di migliorare il benessere mentale e fisico.
Secondo la teoria dei chakra, troviamo manipura, il vortice energetico sede dell’elemento fuoco che si trova nell’area del plesso solare. Questo chakra rappresenta la trasformazione, la fiducia e potere personale. Lo squilibrio di questo chakra provoca atteggiamenti focosi, arrabbiati, irritabili, debolezza, sfiducia, mancanza di fiducia in se stessi e problemi fisici come reflusso acido o bruciore di stomaco.
Elemento dai mille volti e con infiniti modi per manifestarsi nelle nostre vite, il fuoco può essere un fuoco che nutre, che scalda, che celebra, che trasforma, che inizia, che ama, che brucia.
E tu hai mai pensato al ruolo che il fuoco ha nella tua vita? Cos’è per te il fuoco? Come e quando si è manifestato negli anni? Lo temi o è tuo amico?
Asana
Per l’equilibrio del meridiano del cuore ci concentriamo sulla parte superiore del corpo, in particolare braccia, ascelle e spalle.
Ecco alcuni asana che lavorano su questo meridiano, a fianco troverai una delle nostre video-lezioni che comprendono l’asana suggerito:
A voi l’ispirazione musicale del mese, una playlist per accompagnarvi nelle giornate con un nuovo sguardo:
nuvola teacher