“Il Maestro osserva il mondo, ma confida nella sua visione interiore.
Permette alle cose di andare e venire. Il suo cuore è aperto come il cielo.”Laozi
Guardati allo specchio. Cosa vedi?
A prima vista, un umano, fatto di carne ed ossa, pensieri ed emozioni, un essere che compie azioni. Ciò che vedi, è il primo spazio in cui puoi agire. E questo vale sia se applicato verso l’interno (la visione e percezione di sé) sia verso l’esterno (la visione e la percezione del mondo circostante).
Sembrerebbe quindi che la visione e il campo d’ azione di ognuno di noi non siano molto ampi, ma circoscritti all’esperienza che abbiamo di noi stessi e a “quanto mondo” possiamo sperimentare nell’arco di una vita.
Ma è davvero così?
Non è forse vero che se chiudi gli occhi, puoi proiettarti in un deserto di sabbia calda che non hai mai toccato con mano? Puoi immergerti negli abissi di un oceano sconosciuto che ti riempie gli occhi di colori sgargianti e ti sfiora con le pinne di pesci a te ignoti?
Non è forse vero che se chiudi gli occhi puoi sentire nel cuore il fragore di una guerra in terra straniera, il dolore delle ingiustizie che condannano popolazioni lontane, le urla di un pianeta che patisce decadi di sfruttamenti senza ritegno?
Non è forse vero che, come esseri facenti parte di questo pianeta, siamo connessi ad esso profondamente e visceralmente?
Allora forse la piccola visione di cui disponiamo, non è poi così piccola. Il nostro campo d’azione non è realmente circoscritto al posto in cui viviamo.
La visione che abbiamo del mondo, è anche il potere d’azione che abbiamo nel mondo. Ogni piccola azione compiuta nell’intimità della nostra quotidianità ne irradia le conseguenze fino a chilometri di distanza da dove ci troviamo fisicamente.

Penso valga la pena fermarci un istante davanti allo specchio e chiudere gli occhi. Rivolgere lo sguardo all’interno e notare come lo spazio diventa infinito, il tempo si dissolve e l’intero mondo arriva dentro di noi. E noi ci connettiamo ad esso. Siamo uno.
Rimanendo presenti, ciò che affiora è quella che chiamiamo intuizione. Intuizione per ciò che è giusto fare secondo il nostro sentire più profondo che, lo sappiamo bene, non sa mentire. E, anche se a volte può sembrare difficile, scomodo, impossibile, nel nostro piccolo, amando e rispettando noi stessi, i nostri cari, il luogo in cui viviamo per mezzo di azioni consapevoli, arriviamo a dimostrare amore e rispetto verso luoghi e popolazioni più lontane.
E’ così, ampliando la visione che abbiamo di noi stessi, ci accorgiamo di essere esseri umani parte di un sistema su cui abbiamo potere d’azione e che possiamo migliorare ogni giorno. Non è questo ciò che troviamo nello yoga, che dopotutto significa “unione”?
A voi l’ispirazione musicale del mese, una playlist per accompagnarvi nelle giornate con un nuovo sguardo:
nuvola teacher