Āsana

Consiste nell’esecuzione di una determinata posizione del corpo ed è lo strumento che gli yogi utilizzano più frequentemente nelle pratiche di arte yoga.
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आसन / āsana (Seduta, l’atto di sedersi)

Āsana, letteralmente, è l’atto di sedere, l’essere seduti.
Consiste nell’esecuzione di una determinata posizione del corpo ed è lo strumento che gli yogi utilizzano più frequentemente nelle pratiche di arte yoga. Nel passato il termine si riferiva alle sole posizioni sedute, poi nel tempo (un tempo piuttosto recente) si sono sviluppati i mille asana che conosciamo.

Questo significato ci fa subito venire in mente che di fatto quasi ogni pratica di yoga āsana incomincia da seduti.

Bene, ci sediamo, a fare cosa?

Āsana: ci poniamo al cospetto di noi stessi, ci approcciamo a studiare il nostro Sé.

Ai tempi di Patanjali e dello Yoga classico (e ancora prima), nei millenni in cui si è parlato di yoga, gli/le unici asana (asana è un termine sanscrito neutro, pertanto troviamo traduzioni in italiano sia al femminile sia al maschile) che venivano praticati erano le posizioni sedute. Nella prospettiva duale dell’universo, il corpo rappresentava un abito di cui spogliarsi, per poter raggiungere nello spirito la condizione del sommo bene.

È solo quando viene accolta la visione non duale che il corpo fa il suo ingresso a pieno titolo nel percorso di liberazione.

Nell’asana partiamo dal corpo, dall’osservare i nostri sensi, per esplorarci dal grossolano al sottile, per muovere verso la nostra natura più autentica.

Oggi, noi hatha yogi e hatha yogini abbiamo un’infinità di posizioni, varianti, modifiche, a disposizione, sono ottime occasioni sul nostro cammino per esplorare come siamo fatti a partire dal nostro corpo fisico e comprendere chi siamo in e al di là di esso.