Con il mese di giugno arriviamo al termine del nostro anno scolastico!

In chiusura del programma didattico, ci attende un altro tema apicale dello yoga: purna/sunya, la relazione tra pienezza e vuoto.

Purna evoca lo stato di completezza, abbondanza e beatitudine; è l’espressione della totalità dell’essere, il ricordo che ogni momento è intriso di potenzialità infinite e che noi stessi, in quanto microcosmo di questo universo, partecipiamo all’abbondanza della vita che lo anima. Durante le pratiche di giugno, rifletteremo su come ogni respiro e movimento possano essere vissuti come espressioni di questa completezza e come inedita occasione di contentamento.

Dall’altra parte, sunya rappresenta il vuoto, una vacuità che è tutt’altro che assenza. Nelle filosofie dello yoga, il vuoto è inteso come lo spazio fertile da cui tutto emerge e al quale tutto ritorna; è la fonte di tutta la potenzialità e creazione. Nel vuoto, abbandoniamo ogni forma, ogni convinzione e ogni concetto che spesso ci limitano.

Il dialogo tra purna e sunya, ci insegna che la pienezza e il vuoto non sono opposti, ma due estremità di un continuum che definisce la nostra esperienza: ogni momento rappresenta la piena manifestazione di un processo e allo stesso tempo contiene l’infimo inizio di tutto ciò che non è ancora stato; ogni movimento è la completa espressione di ciò che siamo pronti a vivere e, allo stesso tempo, l’accenno di tutto ciò che possiamo ancora manifestare.

Questo mese, nelle pratiche di nuvola yoga, proveremo a vivere la nostra esperienza sul tappetino sperimentando come la sensazione di abbondanza possa coesistere con il riconoscimento dell’ignoto, nello spiraglio che si apre tra questi due opposti, risiede tutta la magia del momento presente.