L’albero della vita in tantissime culture, inclusa quella indiana, è metafora dell’esistenza.
Nella Bhagavad Gītā, è chiamato anche samskaravrksa, l’albero del divenire, e ha una particolarità: si estende nelle due direzioni, rivolgendo rami, foglie e frutti verso il basso e le radici, verso l’alto.
L’albero ha in cielo le sue radici, come la vita ha in Dio la sua origine; i suoi rami vanno all’ingiù, la vita si estende in questo mondo.
E così nell’essere umano, come diceva Platone, il corpo viene dalla terra, l’anima, dal cielo.
Le radici in cielo fanno di noi esseri umani eterni viaggiatori, mai dispersi se saldi in questa consapevolezza. Sulla terra diffondiamo i nostri fiori e i nostri frutti, rendiamoli belli, succosi e profumati, rendiamoli disponibili.