प्रकाश / Prakāśa (Luce, pura luminosità)
La luce della Coscienza, intesa come realtà ultima di tutte le cose, è chiamata a casa la sorgente di ogni fenomeno, quindi anche l’essenza della nostra identità, è la pura luminosità. Che le cose appaiono è dovuto interamente alla luce della Coscienza il loro apparire esso stesso questa luce che conferisce a tutte le cose la loro evidente natura manifesta.
Secondo la visione dello Śivaismo tantrico del Kaśmir (l’universo filosofico alla base delle nostre pratiche yoga), l’Assoluto, la realtà ultima e immutabile all’origine di tutte le cose, è definito Coscienza. È un concetto che in Occidente, può forse essere più affine alla comprensione della natura del divino propria dei mistici cristiani piuttosto che alla coscienza com’è concepita dagli psicologi e filosofi della mente.
La Coscienza suprema è chiamata Prakāśa, la Luce che si svela e si espande ovunque, brillando in questo o in quel modo, in ogni forma e in ogni aspetto particolare della nostra esperienza, assumendo le qualità ora del blu, ora del rosso, ora del Sole, ora delle tenebre, senza smettere mai di essere infinita Luce e pura luminosità.
Notiamo in quest’ottica, quanto l’esperienza fondamentale dell’illuminazione è simboleggiata in modo appropriato dalla Luce: una visione del mondo raggiante della luce e della vita della realtà divina, in tutte le cose e tuttavia al di là di esse.
Riconoscere che la luce della propria coscienza è tutte le cose, è l’esperienza più profondamente trasformativa che possiamo fare: ciò non altera né la natura delle cose né la nostra natura, ma illumina la nostra consapevolezza di ciò.