Mentre l’estate volge al termine, piano piano incominciamo a porre le nostre buone intenzioni per il nuovo inizio e a immaginare nuove routine. Su nuvola yoga stanno per concludersi i preparativi per uno nuovo anno scolastico e, come ogni anno, desideriamo proporvi nuovi stimoli e nuove ispirazioni per vivere in profondità le pratiche che ci aspettano.
Con il mese di ottobre, sulla nuvola inauguriamo il nuovo programma didattico: ogni mese ci ispireremo a un nuovo tema, che sviscereremo insieme di settimana in settimana attraverso diversi focus e diverse categorie di posizioni.
Lezioni in live streaming, registrazioni live replay, program on demand, video tutorial, magazine, workshop, eventi, ecco i linguaggi con cui la nuvola ti accompagnerà alla scoperta dei nuovi temi di pratica, in un viaggio di ricerca e consapevolezza.
Nessuna esperienza si ripete mai uguale a se stessa, se siamo capaci di assumere ogni giorno un nuovo sguardo. Ogni posizione di yoga spalanca un universo inedito, se siamo capaci di osservare l’esperienza da diverse prospettive. Ogni pratica ci mostra qualcosa che non avevamo mai notato, se siamo capaci di mettere in atto nuove attitudini. Ogni giorno siamo diversi, se siamo capaci di dare ascolto alle nostre tante voci e mille forme.
Grazie al programma didattico, la pratica yoga non si esaurisce mai e ci dona ogni giorno l’opportunità di approfondire la consapevolezza di noi stessi, del nostro corpo, del nostro mondo interiore e del mondo in cui viviamo.
Vediamo insieme il macro-tema che ispirerà le nostre pratiche da ottobre 2023 a giugno 2024.
Equilibrio: una via di mezzo
"Se tiri troppo la corda di una chitarra la romperai, ma se la lasci troppo allentata non suonerà. La strada dell’Illuminazione sta nella via di mezzo, la linea che sta tra tutti gli opposti estremi.”
Buddha
La frase del Buddha riportata qui sopra, incarna perfettamente il senso del programma di pratiche 2023-2024 sulla nuvola.
Lo yoga, come la gran parte delle tradizioni orientali, ci invita a muovere i nostri passi sul “cammino di mezzo”, a mantenerci lontani dagli estremismi e a tentare di abbandonare la visione duale dell’esistenza.
La nostra pratica yoga si fonda sulla ricerca dell’equilibrio tra gli opposti, sulla ricerca di unità tra le contraddizioni, sull’unione delle diverse forze e dei diversi aspetti. Il punto non sta tanto nel raggiungere una determinata forma (nel corpo o nel mondo interiore), quanto piuttosto nell’equilibrio tra le diverse forme.
L’equilibrio, proprio come la nostra vita e la nostra pratica, è un processo in continua costruzione, che non può escludere determinati aspetti dell’esperienza, può solo integrarli nella giusta misura.
Nella pratica, ricerchiamo equilibrio sui diversi piani (equilibrio nel movimento, nelle azioni, nei pensieri, nell’attitudine), se osserviamo in profondità, mentre pratichiamo la ricerca del nostro centro, notiamo che questo centro cambia continuamente, da una pratica all’altra, da un asana all’altro, da una ripetizione all’altra, da un giorno all’altro, tutto si trasforma, qualcosa svanisce e qualcosa di nuovo arriva e questo punto di equilibrio si sposta sempre.
Lo yoga ci invita a praticare una visione fluida della realtà e benché il mondo moderno, la cultura, il linguaggio, rimandino necessariamente (e sempre di più) alla dualità, quindi a un’idea di opposti separati e contrari, nella pratica piano piano comprendiamo che solo tramite un’esperienza vissuta in modo aperto e mobile, possiamo sperimentare la piena totalità.
Tutto l’universo partecipa a questo equilibrio tra elementi opposti, una danza di interconnessioni che spesso perdiamo di vista, ma in cui ognuno di noi è coinvolto.
Quest’anno sul tappetino daremo voce agli infiniti aspetti che ci abitano, perché solo conoscendoli potremo viverli in equilibrio.
I temi del mese
Ogni mese uscirà sul nuvola magazine un articolo di presentazione, in cui verranno illustrati nel dettaglio tema, focus e attività del mese.
Qui di seguito un piccolo spoiler, come puoi vedere, ogni tema si inserisce in un binomio di opposti, che tracceranno i termini della nostra ricerca.
È molto utile, infatti, non pensare a una parola sola, non cercare il significato in un’unica parola. Questo approccio, un po’ insolito per noi occidentali, nelle tradizioni indiane è quasi un’ovvietà: lo yogin guarda sempre all’esperienza tramite una coppia di termini, consapevole che solo in questo modo può avvicinarsi più profondamente alla comprensione.
Ottobre
La conoscenza
Vidyā/Avidyā
(conoscenza/ignoranza)
Novembre
La comodità
Sukha/Dukha
(piacere/dolore)
Dicembre
La luce
Ha/Tha
(sole/luna)
Gennaio
Il desiderio
Rāga/Dveṣa
(attrazione/repulsione)
Febbraio
Il metodo
Yoga/Kṣema
(attenti/riposo)
Marzo
La forma
Svarūpa/Sarūpa
(essere/assomigliare)
Aprile
La dedizione
Abhyāsa/Vairāgya
(disciplina/distacco)
Maggio
La libertà
Mokṣa/Bandha
(liberazione/vincolo)
Giugno
La perfezione
Pūrṇa/Śunya
(pienezza/vacuità)