Sale di roccia o "minerale" ("lavaṇa")
Il sale ha un ruolo enorme nel nostro benessere. Consumiamo diversi tipi di sale in vari modi e ogni giorno ma, se siamo consapevoli del tipo di sale che stiamo usando, soprattutto per cucinare e condire il nostro cibo, possiamo creare una relazione più consapevole e più sana con un composto minerale che non sempre gode di un’ottima reputazione.
Ayurvedicamente parlando, sia il salgemma sia il sale marino sono pesanti e idrofili (qualità dell’elemento Terra), ma c’è una differenza chiave che influenza il modo in cui ci relazioniamo con il sale. Il sale “di roccia” o “minerale” è il sale estratto dalle montagne in luoghi come l’Afghanistan e l’India. Questo tipo di sale, se usato con moderazione, pacifica il Vata dosha (elementi eterei ed aria nel corpo) e bilancia i dosha Pitta e Kapha (elementi fuoco, acqua e terra). Provenendo dal profondo della Terra stessa, porta con sé una qualità dolce e rinfrescante che è perfetta per coloro che cercano di calmare e regolare il loro tratto digestivo. Se confrontiamo questo con il sale marino (che deriva dal risultato della disidratazione di enormi pozze d’acqua di mare sotto il sole caldo), scopriamo che il sale marino ha caratteristiche più calde e oleose con un pungente effetto post-digestivo che può aggravare Pitta e interrompere Kapha dosha, alimentando uno stato di infiammazione nel tratto gastrointestinale.
Quindi, se sei Pitta o Kapha dominante, se ti piace mangiare cibi piccanti, se vivi in una zona calda del mondo o se è Estate, provate a condire i tuoi piatti con il sale grosso himalayano rosa, invece del sale marino.
Usare il sale con consapevolezza (magari servendosi di un setaccio ayurvedico!) è un modo gustoso per mantenersi radicati, freschi e idratati.
John V. Riccio