Viviamo spesso una costante condizione di urgenza, alimentata da un senso di precarietà e dall’affollato stile della vita moderna, che ci portano a considerare il tempo “denaro”, “tiranno”, “perso”, ecc.

Sempre in corsa contro il tempo, gestiamo a fatica le risorse a disposizione per adempiere i doveri e finiamo per non trovare mai il tempo per ciò che desideriamo o per ciò di cui c’è bisogno.

Siamo abituati a considerare il tempo ordinato e frazionabile, ovvero una successione regolare e costante di istanti che si susseguono ordinatamente e cronologicamente nella progressione passato – presente – futuro. Ma il tempo è soprattutto misura dell’esperienza, dell’energia e dell’esistenza soggettiva. 

Da sempre circondati da orologi, calendari, sveglie, timer e chi più ne ha più ne metta, siamo soliti dare il tempo per scontato, senza interrogarci su cosa sia, che valora abbia, come lo percepiamo, come ci relazioniamo con esso e come lo gestiamo.

L’iperconnessione e la sovrapproduzione di prodotti e contenuti dei tempi moderni, hanno prodotto una tacita e spesso inconsapevole guerra del tempo, in cui il tempo di ognuno di noi è attaccato da continui tentativi di furto. 

Quanto vale il nostro tempo? Se lo considerassimo di enorme valore, forse non saremmo così disposti a lasciare che venga colonizzato dalla negatività di un vicino, da un ricordo doloroso, da un attaccabrighe o da un qualcuno, che forse nemmeno ci interessa, che appare casualmente sul feed di Instagram.

Incontrarci con il tempo interno, quello che varia e non rispetta l’orologio, familiarizzare con il proprio tempo come risorsa e coglierne il senso, può riportarci all’abilità di «divertirci» (nel significato etimologico di de-vertere, cambiare direzione), del prenderci-riprenderci il tempo necessario.

Nelle pratiche del mese di agosto andremo alla ricerca di un tempo nostro, non invischiato in un servile e meccanico rapporto con le ore, ma un continuo, creativo, divertente e dinamico oscillare tra la tensione e la distensione con il quale avviene il cambiamento. Sul tappetino diamo spazio al tempo presente, gli permettiamo di espandersi a discapito di passato e futuro e di manifestarsi nella sua libertà da ogni ingerenza.

Il programma didattico che ogni mese orienta il percorso sulla nuvola, si sospende nel mese di agosto per riprendere a ottobre. Gli insegnanti guideranno le lezioni del mese secondo le loro ispirazioni, continuando ad accompagnarvi anche in live streaming (con relativi live replay), con una leggera riduzione di appuntamenti settimanali.