Il mese di maggio sulla nuvola ci porta a riflettere su una profondo binomio che tocca il cuore dello yoga e della nostra esistenza: la relazione tra bandha e moksha. Questi termini sanscriti rappresentano concetti fondamentali che ci permettono di esplorare le dinamiche del vincolo e della liberazione, sia sul tappetino che nella vita quotidiana.

Bandha, che significa vincolo, legame, blocco, limite, chiusa, ci invita a esaminare le restrizioni che incontriamo e il modo in cui ci relazioniamo a queste. Questo termine ci porta a guardare alle limitazioni, fisiche, mentali, esistenziali, come propulsori per la nostra evoluzione personale e spirituale. Nel contesto della pratica yoga, i bandha sono specifiche tecniche che, tramite la creazione di blocchi fisici-energetici, aiutano a dirigere il flusso dell’energia per espandere la nostra forza vitale. Allo stesso modo, le limitazioni nella vita ci spingono a trovare nuove vie per espanderci come esseri umani.

Moksha è la libertà, la liberazione. Questo concetto va oltre la semplice assenza di vincoli, rappresentando un profondo stato di liberazione e di realizzazione. Moksha è il fine ultimo dello yoga, l’obiettivo di superare tutte le forme di sofferenza e attaccamento per raggiungere una pace e una gioia incondizionate.

Durante il mese di maggio, ci addentreremo nell’interazione tra questi due poli apparentemente opposti. Attraverso il tema di bandha/moksha, esploreremo come i vincoli possano in realtà essere strumenti di trasformazione e come, attraverso la loro comprensione e gestione, possiamo avvicinarci a una libertà autentica. Questa dinamica ci invita a riflettere su come, talvolta, abbracciare e comprendere i nostri limiti sia il primo passo per superarli e muovere verso una libertà più profonda.

Il mese di maggio sarà un periodo di intensa introspezione e pratica, un viaggio da ciò che ci lega a ciò che ci libera, offrendoci la possibilità di trasformare le catene in chiavi per la nostra libertà, fisica e interiore.