La coppia di opposti che abbiamo scelto per il tema del mese di marzo rappresenta una nuova occasione per guardare a noi stessi in modo profondo e capace di conciliare i nostri aspetti più contraddittori in un’esperienza più profonda.

Questo mese ci farà da lente durante la pratica la coppia di termini sanscriti svarūpa/sarūpa. Rūpa significa ‘forma’, durante le pratiche del mese di marzo ci soffermeremo sul ruolo della forma nella nostra pratica, dalla forma esteriore alla forma interiore. Il pronome sva rimanda a “sé stesso”, svarūpa rappresenta la forma “che ci è più propria”, la forma che più ci appartiene, la nostra natura, la nostra essenza. Con sarūpa ci si riferisce alla forma che “ci è data”, che rimanda o assomiglia a qualcuno o qualcosa.

Il binomio svarūpa/sarūpa ci invita a ricercare la natura più autentica del nostro essere, penetrando velo dopo velo tutte le forme che ci portiamo addosso e che più o meno ci appartengono, conoscendoci via via più in profondità.

La pratica ci dà l’opportunità di incontrarci con noi stessi e osservare come ci presentiamo al mondo e a noi stessi, le maschere che indossiamo e le identità che assumiamo nei diversi contesti.

Attraverso il tema di svarūpa/sarūpa, questo mese ci ci immergeremo più che mai nello studio degli asana, il regno delle forme nella nostra pratica yoga, esplorando lo spazio tra la superficie e la profondità, tra l’apparenza ed l’essenza, tra la forma e il senza forma.