Śiva Naṭarāja

Una delle forme più amate e replicate con cui è rappresentato Shiva, è quella del danzatore cosmico, Nataraja. In sanscrito Nata significa “dramma, danza” e Raja significa “re, signore”, qui Shiva è chiamato il Signore della danza e delle arti drammatiche.
Shiva nataraja
Tabella dei Contenuti

Condividi questo post

Una delle forme più amate e replicate con cui è rappresentato Shiva, è quella del danzatore cosmico, Nataraja.

In sanscrito Nata significa “dramma, danza” e Raja significa “re, signore”, qui Shiva è chiamato il Signore della danza e delle arti drammatiche.

Benché il rapporto tra questa immagine e le correnti tantriche non sia immediato per tempi e per luoghi, il significato che questa rappresentazione veicola, riassume molto bene le concezioni metafisiche del non dualismo, la filosofia alla base delle pratiche di noi Hatha yogi.

Shiva tiene nella mano sinistra un tamburo, ponendo all’origine dell’universo il suono, la vibrazione divina, spanda, che muove, crea e sostanzia ogni cosa.

La sua danza, simboleggia il susseguirsi dei cicli cosmici e le cinque operazioni divine, rappresentate dalle posizioni delle mani e dei piedi: la mano destra in alto tiene un tamburo a clessidra, il cui suono ritmico rappresenta l’origine di ogni creazione; la mano sinistra in alto tiene una fiamma, emblema della periodica distruzione dell’universo; la mano destra inferiore con il palmo aperto nella posizione di abhayamudrā illustra l’atto del mantenimento della realtà; il braccio sinistro inferiore attraversa diagonalmente il petto all’altezza del cuore, ad indicare la fase di dileguo; la mano dello stesso braccio è rivolta però verso il basso nella direzioni dei piedi, e rimanda al gesto di dispensazione della grazia e quindi alla salvezza.

Le statue in bronzo che raffigurano Shiva danzante, provengono per la maggior parte dalle regioni meridionali dell’India e risalgono prevalentemente alla dinastia Chola, che adottò questa forma del dio come emblema di corte. L’iconografia, incorpora elementi contrastanti: la terribile danza cosmica che conduce inesorabilmente alla morte e la promessa di liberazione per mezzo dell’infinita grazia di Dio, a rappresentazione di una spiritualità che trascende ogni dualità.

Nelle parole di Ananda K. Coomaraswamy, Nataraja è:

«La più chiara immagine dell’attività di Dio, che qualsiasi arte o religione possono vantare … Una rappresentazione fluida ed energica della figura in movimento della figura danzante di Shiva che difficilmente si può ritrovare altrove»

L’energia di Shiva è il vibrare del ritmo costante di nascita e di morte, la danza eterna di Nataraja si manifesta in cinque azioni (pañcakṛtya): creazione, distruzione, conservazione, salvezza e illusione.

Fritzof Capra ne “Il Tao della Fisica” ci mostra l’assonanza tra la filosofia tantrica e la fisica moderna. Dice che:

«Ogni particella subatomica non solo esegue una danza energetica ma è anche un processo pulsante di creazione e distruzione … senza fine … Per i fisici moderni, la danza di Shiva è la danza della materia subatomica. Come nella mitologia indù, è una danza continua di creazione e distruzione che coinvolge l’intero cosmo; la base di tutta l’esistenza e di tutti i fenomeni naturali.»

E così nel 2004 al CERN, il Centro Europeo di Ricerca in fisica delle particelle a Ginevra, è arrivata una statua di 2 metri del danzatore cosmico, sulla targa di spiegazione è riportata la citazione di Fritzof Capra:

«Centinaia di anni fa, artisti indiani hanno creato immagini visive di Shiva danzante in una bellissima serie di bronzi. Nel nostro tempo i fisici hanno impiegato la più avanzata tecnologia per ritrarre i modelli della danza cosmica. La metafora della danza cosmica unisce così la mitologia antica, l’arte religiosa e la fisica moderna.»

Ecco uno dei nostri contenuti specificamente dedicato alle forme e ai significati legati a Siva nataraja: