Tadasana

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La posizione della montagna


Tadasana è La Posizione. Essa riassume ogni altra posizione in sé e non esiste lezione di yoga senza che non si spenda qualche respiro in tadasana. Non si tratta di stare semplicemente in piedi, ma, proprio come una montagna, di essere saldi e irremovibili in una presenza imponente.

Partendo dai piedi e dalle gambe, le nostre radici, prendiamo potere dalla terra e occupiamo lo spazio che ci circonda con estrema consapevolezza, tonifichiamo i muscoli in modo isometrico, così che, come in ogni posizione di yoga, non poniamo il corpo in modo casuale, ma rimaniamo presenti a ciò che succede senza cambiare attitudine, come una montagna resta se stessa di fronte allo scorrere delle stagioni e al mutare delle forme.

AZIONI

  • allineare i piedi paralleli con i talloni in una linea
  • pressare bene i quattro angoli dei piedi a terra e attirarli dolcemente l’uno verso l’altro
  • tonificare i muscoli delle gambe sia nella parte frontale (finché le rotule si sollevano leggermente) sia nella parte posteriore
  • tonificare i muscoli dell’interno coscia, i glutei e il basso addome, per stabilizzare il bacino in posizione neutrale (né in retroversione, né in anteroversione)
  • attirare il ventre e la base delle costole in dentro, espandono il respiro nella parte laterale, posteriore e superiore della gabbia toracica, e allungare la colonna vertebrale verso l’alto
  • ruotare leggermente le spalle all’eindietro per posizionarle bene nella loro sede e non lasciarle cadere in avanti
  • allungare le braccia lungo il corpo energicamente fino alle punte delle dita
  • allineare il collo in asse con il resto della colonna e allungare la sommità del capo verso l’alto

DISALLINEAMENTI COMUNI

  • osserviamo bene i nostri piedi, abbiamo la tendenza di aprire le punte verso l’esterno o a distribuire il peso in modo non uniforme tra destra e sinistra, sui quattro angoli della pianta e i polpastrelli
  • quando abbiamo il ventre completamente rilassato tendiamo a lasciare ruotare il bacino in avanti, accentuando così la lordosi della parte bassa della schiena
  • le ore di vita sedentaria ci portano ad accomodarci con le spalle chiuse in avanti, accentuando la cifosi del dorso della schiena e impedendo al petto di espandersi

DISALLINEAMENTI COMUNI

  • in alcuni lignaggi i palmi delle mani sono rivolti in avanti, questo aiuta a sentire le spalle e il petto più aperti. Eseguita in questo modo, tadasna ricalca quella che sui libri di anatomia si definisce “posizione anatomicamente neutra”, in cui tutte le articolazioni del corpo sono in posizione neutrale
  • separare i piedi alla distanza delle anche ci aiuta a trovare una base più stabile e ad avere l’esperienza del radicamento e della presenza solida della montagna
  • possiamo eseguire tadasna con l’aiuto di un blocco tra le cosce per enfatizzare le azioni chiave.