Yoga e respiro

La nostra vita inizia con un’inspirazione e finisce con un’espirazione. Si potrebbe dire che prendiamo possesso della nostra anima in questo corpo inspirandola e la rimettiamo al corpo successivo espirandola.
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Il respiro è il fondamento della nostra esistenza, è quel movimento primordiale che ci dà vita ogni istante, per un totale di circa 21000 atti respiratori al giorno: siamo consapevoli di quanto la respirazione incida sulla forza vitale, sulla nostra salute e sullo stato della mente?

La pratica yoga è enormemente fondata sul respiro: essendo questa un’attività vitale semi-volontaria, è possibile parteciparvi consapevolmente e più o meno attivamente, espandendo e sviluppando la portata polmonare e tutti i muscoli e le articolazioni coinvolti nel processo.

In tempi di Covid-19, in cui il nostro sistema polmonare è costantemente sotto minaccia, crediamo fondamentale poter attingere dalla conoscenza che ci viene offerta dalla pratica yoga per imparare a conoscere, governare, proteggere e potenziare il nostro respiro.

In questo articolo puoi trovare una breve guida per esplorare il mondo del respiro e delle tecniche di respirazione tra tradizione yoga e fisiologia.

Indice:

Breve introduzione ai significati di prana e di pranayama

Investighiamo brevemente i termini sanscriti prana e pranayama per come sono esposti negli Yogasutra, uno dei testi cardine dello yoga classico.

Nel 4° degli otto passi suggeriti per un efficace cammino yoga da Patanjali (il redattore dell’antico testo), troviamo appunto “PRANAYAMA”, una parola composta dai termini “PRANA” e “AYAMA”,  analizziamone insieme il significato:

🔸  Prana = respiro, fiato, vita, energia, soffio vitale  

🔸  Ayama = lunghezza, controllo, espansione

 ➡️  Pranayama: Controllo ed espansione del respiro/energia

Possiamo dunque affermare che il pranayama è l’espansione/controllo della forza vitale per mezzo del respiro.

Come muove il respiro? Siamo soliti respirare per la maggior parte del tempo in maniera inconsapevole, ma se prestiamo attenzione al respiro, possiamo notare che il suo movimento è spontaneamente caratterizzato da quattro fasi: ogni inspirazione è seguita da una piccola pausa e ogni espirazione è seguita da una piccola pausa.

Ecco la terminologia che lo yoga utilizza per definire i quattro tempi che compongono la respirazione:

  • Inspirazione: puraka
  • Ritenzione a polmoni pieni:  antara kumbhaka
  • Espirazione: recaka
  • Ritenzione a polmoni vuoti: bahya kumbhaka

L’aria che respiriamo, analizzata scientificamente, contiene diversi elementi chimici. Tuttavia l’aria non comprende solo elementi individuabili scientificamente, c’è un ulteriore elemento di importanza fondamentale, gli indù lo chiamano “Prana”, i cinesi “Chi”, gli ebrei “Ruah”, che possiamo indistintamente tradurre con “soffio vitale.

Anche se non è dimostrabile scientificamente, il prana riempie la nostra vita, ogni atomo, con la sua energia. È il soffio vitale che penetra ogni cosa, l’energia di trasformazione, di crescita e di guarigione. Tutto è energia. Tutti possono sfruttare quest’energia attraverso il poter della respirazione consapevole.

Breve fisiologia dell’apparato respiratorio

Il nostro sistema respiratorio è diviso in due parti: il tratto superiore e il tratto inferiore. La linea che separa le due parti, è idealmente situata nella laringe (cartilagine tiroidea).

Il tratto respiratorio superiore include naso, seni nasali o cavità nasali (nasofaringe) e la gola.

Il tratto respiratorio inferiore include trachea, bronchi e polmoni. La trachea inizia all’altezza delle corde vocali e termina dividendosi in due rami detti bronchi. Ogni bronco entra nel polmone corrispondente e qui si suddivide in tanti piccoli rami detti bronchioli, questi formano l’albero bronchiale. I rami più piccoli comunicano con piccole sacche d’aria dette alveoli.

I lobi polmonari così costituiti formano la struttura di base dei polmoni.

Respirare dal naso o dalla bocca?

La respirazione nasale è da privilegiare perché è la più naturale e la più salutare.

L’inspirazione nasale rende l’aria più umida, calda e soprattutto pulita. Se la mucosa nasale è sana, le narici impediscono ai germi e alla polvere di arrivare ai polmoni.

Inspirando ed espirando dal naso si mantiene il livello energetico dell’organismo costantemente alto.

Viceversa respirando esclusivamente dalla bocca si mantiene il livello energetico costantemente basso e si riducono le prestazioni generali dell’organismo, incluse le capacità intellettive.

La respirazione è un processo più o meno meccanico, quando invece consideriamo il respiro secondo l’orientamento yogico di cui sopra (come assimilazione di prana), allora possiamo considerarlo un processo di trasformazione dinamico: quanto più consapevole è questa assimilazione, tanto più forte e intenso sarà l’effetto di questa energia su di noi.

La respirazione consapevole rappresenta la fonte primaria di salute ed energia in tutti gli stili di yoga.

Benefici della respirazione

Gli esercizi di respirazione, quindi, non aiutano soltanto a ossigenare l’organismo, ma giocano un importante ruolo nell’aumento del livello energia in tutto il corpo-mente.

È quindi importante, in caso di malattia, conoscere e governare l’abilità respiratoria: il respiro consapevole e gli esercizi di respirazione possono essere molto utili per favorire l’efficacia della terapia.

Una respirazione corretta può essere considerata anche un processo di evoluzione e crescita, la pratica del respiro aiuta infatti a espandere la capacità di concentrazione, porta a un profondo contatto con sé e a una conseguente consapevolezza delle proprie condizioni fisiche e psichiche, oltre a esercitare un’azione purificatrice sull’intero nostro essere, a livello fisico, mentale ed emotivo.

Durante il processo della vita accumuliamo nel nostro organismo sostanze di scarto, tossine, che senza un lavoro di pulizia tendono a esporci a malattie e infiammazioni, ed è per questo che il nostro corpo fisico ha spesso bisogno di processi di disintossicazione e depurazione (e la pratica yoga è un’ottimo metodo) in modo da instaurare un circolo virtuoso (e non vizioso) tra corpo, mente ed energia.

Alla base di una buona salute fisica c'è una buona circolazione sanguigna che trasporta sostanze nutritive e ossigeno.

Per lo smaltimento di tossine e sostanze nocive, cosi come i liquidi in eccesso, il nostro organismo ha a disposizione un’efficace strumento di purificazione, il sistema linfatico. Questo funziona in parte grazie alla respirazione e in parte grazie ai muscoli. Una respirazione profonda e consapevole è il metodo più efficace che abbiamo per depurare il nostro corpo.

Ognuno di noi ha un proprio ritmo respiratorio personale, condizionato da molti fattori (stile di vita, struttura fisica, alimentazione)

La pratica di giusti modelli ritmici di respirazione, rafforza il sistema respiratorio coinvolgendo sia sul tratto superiore sia sul tratto inferiore e dona calma il sistema nervoso.

Tecniche di respirazione

Ujjayi pranayama – respiro vittorioso (a glottide costretta)

Forse la più conosciuta e praticata tra le tecniche di respirazione. Viene classificato come pranayama calmante e ha anche un effetto riscaldante sul corpo.

Calma il sistema nervoso e ha un effetto rilassante a livello psichico. Si può praticare la sera prima di addormentarsi, aiuta a combattere l’insonnia.

Kapalabhati pranayama – respiro che libera la parte frontale del cervello (addominale)

Questa tecnica aiuta a purificare i polmoni e gli organi addominali ed è un’ottima pratica per chi soffre di disturbi respiratori (asma). Equilibra e rinforza il sistema nervoso, purifica le nadi (canali), energizza l’attività mentale ed elimina la sonnolenza.

Bastrika pranayama – respirazione a mantice (toracica)

Dona chiarezza di pensiero e concentrazione, abbassa i livelli di stress, induce a profondi stati meditativi e al risveglio spirituale.

Nadi Shodhana pranayama – respirazione purificante dei canali (a narici alternate)

Aumenta la consapevolezza e la sensibilità riguardante il respiro nelle narici. Il flusso del respiro in entrambe le narici diventa più equilibrato. Il flusso respiratorio attraverso la narice sinistra, tende a stimolare l’emisfero celebrale destro. Il flusso respiratorio attraverso la narice destra, tende a stimolare l’emisfero celebrale sinistro. Ha effetti profondi equilibrando e armonizzando le nostre energie.

Brahmari pranayama – respiro del calabrone (con emissione vocale)

Aiuta l’insonnia, migliora l’udito, migliora la funzione tiroidea, la salute della gola, risveglia il prana, porta a stati di profondo rilassamento.

Con l’osservazione attenta del respiro, si potranno introdurre poi nella propria pratica tecniche via via più raffinate e impegnative. Tuttavia, con una pratica costante, già con l’esecuzione consapevole di semplici esercizi di respirazione possiamo ricevere grandi benefici ad ogni livello, avvicinandoci, grazie agli insegnamenti dello yoga, a uno stato di beatitudine profonda. Tale condizione di sommo bene, corrisponde all’ultimo dei passi del cammino di Patanjali, che trascende ogni tecnica: il samadhi.

Ti aspetto sul tappetino per entrare in connessione con il tuo respiro e per praticare l’abilità di governarlo.