In questo articolo vediamo come lo yoga può portare beneficio al nostro cuore.
Indice:
Cuore e chakra
Le pratiche dell’hathayoga si sono spesso servite della proiezione di una mappa sul corpo dello yogin, in cui vengono immaginati dei centri energetici (solitamente sette), tra cui l’area del cuore è associata a anahata chakra. Se vuoi ripassare le caratteristiche principali associate a questo chakra, ti invito a dare un’occhiata alla scheda didattica che è stata pubblicata in passato sul nuvola-magazine.
Lo yoga, come diverse altre discipline orientali, ci invita a trascendere la visione egoica e soggettiva, una visione che è propria del pensiero, del ragionamento e del senso dell’io, proponendo invece la pratica della cosiddetta “visione del cuore”: là dove la mente divide, dissocia, separa, il cuore comprende, valicando i limiti della percezione limitata e dando spazio all’empatia, all’intuizione e alla comprensione profonda.
Molte pratiche sono specificamente dedicate al quarto chakra, eccone alcune che puoi su nuvola yoga:
Qualche tempo fa, inoltre, sulla nuvola è stato dedicato un ciclo di pratiche ai sette chakra, le trovi all’interno della nostra libreria on demand, puoi seguirle e riviverle quante volte vuoi.
Benefici dello yoga per il cuore
Oggi, però, non ci occuperemo del cuore in senso strettamente yogico-spirituale, quando piuttosto osservandolo come organo del corpo vitale.
Molte ricerche hanno dimostrato il legame che c’è tra yoga e salute, benefici a livello fisico e mentale che oggi sono riconosciuti anche dal mondo scientifico.
L’attività cardiaca è strettamente connessa al respiro, come abbiamo visto nell’articolo Yoga e respiro, gli esercizi di respirazione possono intervenire direttamente sul sistema simpatico, rallentandolo, a favore della componente parasimpatica, la respirazione yogica completa, ad esempio, ha la capacità di regolare e calmare il battito cardiaco. Come già detto in altri articoli, stress e ritmi frenetici della vita moderna sono deleteri per la salute del corpo e della mente (vedi l’articolo del magazine Yoga e Stress).
Malattie cardiovascolari
Oggi le malattie cardiovascolari sono la causa principale di decesso. Studi recenti hanno dimostrato che lo yoga, oltre ad agire sullo stress, porta grandi benefici direttamente al cuore migliorando così la qualità della vita.
Un corretto stile di vita, un’alimentazione adeguata e una pratica costante, possono aiutare nella riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, come l’ipertensione e il colesterolo alto.
La pratica yoga offre diverse tecniche che non prevedono un’attività aerobica, ma che propongono esercizi fisici isometrici, come l’hatha yoga, atti sviluppare un attività muscolare in combinazione con un controllo del respiro, oppure di completo rilassamento, come il restorative yoga, lo yin yoga e lo yoga nidra, mirati al rallentamento del sistema nervoso. Inserire nel proprio stile di vita la pratica dello yoga può aiutare a rafforzare l’apparato cardiovascolare, anche in caso di presenza di malattie cardiache.
In casi di ipertensione, la pratica costante dello yoga riduce la pressione, migliora la circolazione sanguigna, migliora la respirazione e aumenta la capacità polmonare. Anche la meditazione ha effetti positivi sul cuore, agendo sul sistema nervoso aiuta a combattere lo stress con grandi benefici per il sistema cardiovascolare. Anche le persone che hanno subito un intervento di bypass coronarico, in fase di riabilitazione possono trarre beneficio dalla pratica dello yoga con una sequenza mirata, studiata e controllata da insegnanti esperti e con esperienza.
Tuttavia, In caso di problemi cardiovascolari, prima di intraprendere qualsiasi attività fisica, bisogna sempre consultare il proprio medico per evitare di esporre la salute del paziente ad ulteriori rischi.
Studi scientifici
Studi recenti hanno dimostrato come la pratica dello yoga potrebbe aiutare i pazienti con problemi di fibrillazione atriale a gestire i propri sintomi e di conseguenza migliorare la qualità della propria vita.
In India uno studio su 540 pazienti che non avevano mai praticato yoga, ha portato queste persone a dedicarsi alla disciplina per 16 settimane per 30 minuti a giorni alterni. La pratica consisteva nell’esecuzione di asana (posizioni di yoga) ed esercizi di respirazione. Durante lo studio è stato chiesto ai pazienti di proseguire la pratica anche a casa.
I pazienti hanno tenuto un diario giornaliero dove annotavano l’emergere della fibrillazione, stati di ansia e depressione, livelli di energia e umore, frequenza cardiaca e pressione sanguigna.
Le persone che hanno praticato yoga nel corso delle 16 settimane hanno rilevato miglioramenti significativi: i 15 episodi di fibrillazione atriale che si verificavano nei periodi di assenza dalla pratica, si riducevano a 8 nelle giornate dedicate alla pratica con un abbassamento della pressione sanguigna.
In conclusione, lo studio ha dimostrato che la pratica costante dello yoga porta benefici alla salute fisica e mentale nei pazienti con fibrillazione atriale. Lo yoga non sostituisce le cure tradizionali ma rappresenta una validissima integrazione.
Pratiche benefiche
Uno degli elementi più benefici per il cuore che la pratica yoga porta con sé, è quello del riposo profondo a cui ci invita, ricercando una mente sgombra e un respiro regolare e consapevole, ciò permette alla nostra energia vitale (prana), di lavorare per la rigenerazione di un cuore stanco e affaticato. La pratica dello yoga non deve mai essere praticata superando i propri limiti, ma, anche quando le sessioni propongono movimenti ed esercizi più attivi, dobbiamo ricercare un esito di sollievo e rilassamento. Tanto più in caso di patologie cardiache, è necessario prendere immediatamente una posizione di riposo al minimo segno di affaticamento cardiaco.
Alcuni esercizi di respirazione possono essere di grande giovamento per il trattamento delle patologie cardiache, soprattutto in fase di riabilitazione. In questa fase sono particolarmente benefiche tecniche di respirazione delicate che invitano il respiro a scorrere in modo naturale e silenzioso, in modo leggermente più profondo dell’usuale, ma senza sforzo, senza ritenzione interna o esterna e senza mai creare tensione al cuore e ai polmoni. Con l’osservazione e la consapevolezza del respiro, si può ottenere un grande sollievo della tensione e dell’ansia, migliorando cosi la funzione cardiaca e traendo grande beneficio dal processo di ossigenazione, che ringiovanisce i tessuti danneggiati. Una tecnica di respirazione leggermente più intensa, ma potenzialmente benefica è ujjayi pranayama, che puoi eseguire poggiandoti alla nostra video-lezione gratuita, ma tenendo sempre presente gli accorgimenti sopra citati.
Vi aspetto in classe domenica 26 marzo 2023 alle h.18:00 per una pratica di Restorative yoga interamente dedicata al donare beneficio a quest’organo così centrale nella nostra vita e nella nostra pratica.
nuvola teacher